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COMUNICATO STAMPA
III° Festival Cinematografico
della Migrazione e del Gusto
Manifestazione legata al
territorio ligure, alle sue storie di migrazione e tradizioni sociali,
culturali, artistiche ed eno-gastronomiche
Riviera
di Levante 1 - 10 dicembre 2006
3° edizione di CIMAMERICHE, FILM FESTIVAL DELLA
MIGRAZIONE E DEL GUSTO, festival cinematografico che nasce nel
levante ligure con caratteristiche specifiche ambientali e
socio/culturali: il territorio ligure, crocevia sul mare, le sue
storie di migrazione, la conoscenza dei suoi patrimoni, le risorse
eno-gastronomiche come espressione della cultura di un luogo. Un festival che ha
lo scopo di fare interagire tre aspetti essenziali della storia ligure: le
migrazioni di andata e ritorno, la cucina esportata/importata e contaminata, il
cinema al di là e al di qua dell’oceano.
Ancora una volta Cinema, gusto e territorio a
confronto, nelle loro molteplici sfaccettature.
Tra le motivazioni che hanno
spinto gli organizzatori, gli enti locali e gli sponsor a realizzare il
festival: il valorizzare la Riviera in un periodo normalmente poco
considerato dall’usuale flusso turistico-culturale, accendendo i riflettori in
un momento di bassa stagione; il promuovere e lo svelare sempre di più
compatibilità e sinergie fra la nostra cultura e le culture ospitanti ed
ospitate; il creare una continuità fra il territorio ed un settore (il cinema)
che vi opera da tempo ma che ha ancora grosse potenzialità di sviluppo; il
“riportare a casa” artisti d’oltreoceano, nati o la cui storia, le tradizioni, i
patrimoni sociali, culturali e linguistici appartengano al territorio ligure; e,
non ultima, promuovere l’immagine del Tigullio come location cinematografica.
Otto i film in Concorso legati al tema del
viaggio/migrazione in tutte le sue sfaccettature, un’opera canadese in
anteprima europea, il lavoro d’esordio di Emanuele Crialese – primo film di un
regista italiano ad essere presentato al Sundance Film Festival – e
l’ultima pellicola di Pino Solanas, già ospite del Circolo a Chiavari. Scopo di
un festival organizzato e promosso da cinefili che comprendono il valore
artistico di un’opera, qual è CIMAMERICHE, è quello di offrire visibilità a film
inediti, diventando così una vetrina per artisti di talento non ancora
riconosciuti a livello internazionale. Tutto ciò risulta arduo se non
addirittura impossibile, quando i fondi di cui si dispone sono esigui al punto
da limitare la possibilità di scelta. Per questa ragione a CIMAMERICHE 2006 sono
in concorso opere inedite affiancate ad altre già distribuite, il cui passaggio
nelle sale, però, è stato assai rapido o poco incisivo, nonostante una
preselezione che vede sulla carta almeno una ventina fra opere prime o mai
circolate in Europa in lingua originale. Altra scelta attuata, il mixare fiction
a documentari rilevanti dal punto di vista dei contenuti e/o artistici. Il
documentario è un
genere cinematografico di straordinario valore culturale e sociale, verso cui le
istituzioni, il sistema televisivo e cinematografico manifestano un disarmante
disinteresse. E’ nostro obiettivo dargli pari dignità.
Oltre alla sezione competitiva ancora quattro le sezioni
collaterali: Ammià inderè, che vede la presenza di uno dei più prolifici
produttori latino americani, Sergio Trabucco Ponce, nato in Cile, con il
bisnonno chiavarese d.o.c.g. Dopo il “rivano” Stagnaro dello scorso anno, un
altro “rientro” a casa, con la sua interessante produzione; Stussichin
Corti di gusto!, il cui tema Il naufragar mi è dolce in
questo mare! prevede video produzioni su dolci e dintorni;
Strangoggion, il cui titolo Migrazioni del 3° tipo, quando il
progresso ci mette la coda.. propone materiali dedicati ai danni, ai
vantaggi e ai rischi del progresso – inteso soprattutto come potere
economico, che sfrutta le risorse sociali e ambientali del pianeta - che spesso
obbliga alla migrazione da sé, dal proprio habitat e dalla propria cultura,
su cui ben riflettere, un’ anteprima mondiale e diverse
interessanti proposte; Serezita, che con le sue Creative
migrazioni. La sottile linea della genialità, si immerge nel gusto e
nella creatività come risorse, come capacità di opporsi a destini e fato spesso
avversi.
Il Film Festival è organizzato dal Circolo del Cinema
Lamaca Gioconda di Chiavari, in collaborazione con la Regione Liguria,
la Provincia di Genova, i Comuni di Chiavari, Lavagna
e Sestri Levante e il supporto delle Comunità Montane e dei Comuni
dell’entroterra. Prosegue il coinvolgimento delle scuole inferiori con il
progetto Mangià e Ammià. Il Gusto nella Tradizione e di
quelle superiori con Cinemincontri 2006, promosso dai Licei
Scientifico G.Marconi e Classico/Psicopedagogico F.Delpino, e
dall’Unione Italiana Circoli Cinema con il contributo del Ministero
per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per il Cinema
Quattro le giurie: scuola e Cinemincontri, Popolare e
Ufficiale. Claudio Cormio, uno dei più interessanti montatori italiani,
reduce dagli allori del Festival di Roma; Rodrigo Diaz, direttore del
Festival Latino Americano di Trieste e fondatore dei maggiori festival in
America Latina; Emilia Patruno, eclettica giornalista e autrice del
plurisegnalato “Avanzi di Galera”; Sergio Trabucco Ponce, uno dei più
noti e incisivi produttori cileni; Renato Venturelli, giornalista
genovese, giurato storico di Cima.
Un viaggio cinematografico che toccherà i comuni
partecipanti e che avrà al suo interno un convegno dal titolo La tercera
posicion. Figli di troppi luoghi… sulla difficile condizione dei figli
dei migranti: due passaporti, due patrie, ma confuse radici.
Percorsi provvisori
è il tema degli
incontri editoriali con personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo,
nati allo scopo di approfondire le tematiche dei film in gara e fuori gara e far
conoscere meglio il territorio ligure, le sue storie e le tradizioni, la sua
cucina. Due le mostre e di spessore: la pittrice argentina
Marcela Bracalenti
con il suo De Tango en Tango a Lavagna,mobilitata dalla
giornata argentina, la cui entroterra, la Valgraveglia, è meta di una delle
più forti migrazioni da e verso l’Argentina; Pulcinella e Il Mediterraneo
di Lele Luzzati/Coop a Sestri Levante, nella sede comunale.
Tre gli eventi speciali.
L’incontro con
Paolo De Falco,
regista delle migrazioni, che a Sestri Levante ci offrirà frammenti dei suoi
lavori Stella Loca, Radice e Frontiera.
“El dia de Cuba”,
il 2 dicembre, giornata dedicata al cinema cubano, con un’anteprima mondiale (in
partenza il 5 dicembre per il Festival dell’Avana), non è casuale: coincide,
infatti, con una data di grande rilievo per i cubani. Si celebra infatti il 60°
anniversario dello sbarco sull'isola del battello Granma; a bordo si trovavano i
patrioti combattenti che avrebbero guidato la rivolta contro la tirannia
esistente, e quest’anno assume maggiore rilievo in quanto ricorrono i
festeggiamenti per l'80 compleanno di Fidel, rimandati per i noti problemi di
salute. Terzo straordinario evento, di portata internazionale, è l’arrivo di
Meri Lao,
eclettica interprete del legame profondo che unisce Italia e Sudamerica. Colei
che ha coniato il termine “tanghitudine” e che, alla soglia degli 80 anni, è
ancora la più grande esperta di quest’arte.
Il cinema, dunque, come momento artistico
contemporaneo, che si presta ad essere mensa comune di trasmissione delle
diversità, altro sapere attraverso altro sapore, e diventa cibo di
incontro e di conoscenza in quello straordinario momento di fruizione collettiva
che è il cinema.
Il programma dettagliato del festival sarà consultabile a
breve sul sito
www.cimameriche.it
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